Punti di sutura dal dentista: fa male toglierli?

 In il dentista

In ambito chirurgico dentale, è molto frequente l’utilizzo dei punti di sutura, ad esempio dopo l’estrazione di un dente o l’applicazione di un impianto dentale

Molto spesso nella nostra clinica, accade che molti pazienti diano minor importanza a questa fase, quanto maggiore all’intervento stesso. La riuscita dell’intervento però risulta cruciale anche dai punti di sutura, dalla corretta tecnica e dall’utilizzo del materiale.

A cosa servono i punti di sutura?

In ambito odontoiatrico i punti di sutura vengono utilizzati ogni qual volta l’odontoiatra lo reputa opportuno per favorire la cicatrizzazione di una ferita causata da un’estrazione dentaria o da altri trattamenti particolarmente invasivi. La funzione dei punti di sutura è ovviamente quella di aiutare e favorire la guarigione della ferita che, il più delle volte, interessa il tessuto gengivale, impedendo al contempo l’ingresso di residui di cibo e batteri all’interno della ferita stessa.

Percorso post operatorio

Dal momento in cui vengono applicati i punti di sutura, nelle successive 3-4 ore, è consigliabile consumare solo cibi liquidi e freddi.
Nei giorni seguenti,  consigliata un’alimentazione a base di alimenti morbidi masticando possibilmente sul lato opposto alla zona interessata dall’operazione.

È sempre consigliato nei primi giorni evitare l’assunzione di bevande e alimenti troppo caldi in quanto potrebbero stimolare il sanguinamento.

Fumo, alcolici e toccare la ferita sono altri fattori da evitare per non incorrere nel rischio di infezioni.

Per quanto riguarda l’igiene orale il paziente dovrà lavarsi i denti utilizzando uno spazzolino con setole morbide dopo ogni pasto e, se consigliato dal proprio dentista, fare leggeri sciacqui con un collutorio antibatterico disinfettante a base di clorexidina.

Dopo quanto tempo vanno tolti

Esistono due tipologie di punti di sutura:

  • Punti riassorbibili
  • Punti non riassorbibili.

I punti riassorbibili non hanno bisogno di rimozione manuale, in quanto realizzati con dei materiali particolari che si dissolvono nell’organismo autonomamente una volta che la ferita si è rimarginata.  Nel primo caso si tratta di una sutura che teoricamente non necessita di essere rimossa in quanto  realizzata con materiali particolari che vengono dissolti dal nostro organismo una volta che la ferita si è rimarginata.

Se invece i punti di sutura sono non riassorbibili, andranno tolti manualmente dall’odontoiatra stesso al termine del periodo di tempo necessario affinché la ferita guarisca. I tempi di rimozione dunque cambiano a seconda del tipo di intervento al quale ci si è sottoposti oltre che in base alla capacità della gengiva di rigenerarsi.

È doloroso togliere i punti di sutura?

Questo è l’argomento che maggiormente interessa i pazienti della nostra Clinica Michielan.

La risposta è no, non è necessaria alcuna anestesia in quanto si può avvertire solo un leggero fastidio mentre i punti vengono sfilati via.

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